I numeri triangolari
I numeri triangolari sono, come i numeri quadrati, numeri figurati, cioè che si possono ben rappresentare in forma geometrica.
Più precisamente, se la quantità di alcuni pallini è un numero quadrato - ad esempio 4, 9, 16, ... - allora i pallini possono essere disposti in modo da formare proprio un quadrato, nel senso geometrico.
Analogamente, un numero è triangolare se corrisponde al numero di pallini che si può inserire in un triangolo equilatero.
Per visualizzare meglio questi concetti, si può consegnare alla classe un certo numero di pedine e chiedere di usarle tutte per costruire un quadrato (o analogamente, un triangolo equilatero). In alcuni casi questo sarà possibile, si avrà quindi un numero quadrato di pedine, in altri no, il numero non sarà quindi quadrato.
Scriviamo alcuni numeri triangolari a partire dal più piccolo: 1 (triangolo costituito da un solo punto), 3, 6, 10, 15, 21, 28, 36, 45, 55, 66...
I numeri triangolari offrono un buono spunto per sviluppare l'abitudine ad individuare regolarità in una sequenza di numeri.
Gli esercizi seguenti richiedono un'ampia esplorazione libera da parte della classe, all'occasione divisa in piccoli gruppi, nonché frequenti discussioni collettive sotto la guida dell'insegnante. È efficace che gli studenti ipotizzino e congetturino proprietà, che poi si riveleranno vere o false, con calma e con i tempi che sono necessari. Fornire direttamente alla classe le proprietà qui elencate senza alcuna discussione potrebbe rivelarsi poco fruttoso.
Si consegna alla classe numeri_triangolari.pdf e si chiede, sotto ogni triangolo, di inserire il numero di pallini corrispondente. Nella scheda di lavoro, sono presenti triangoli con molti pallini: questo può costituire uno stimolo a cercare strategie di conteggio alternative e più rapide. Si fa quindi emergere il concetto chiave: per contare il numero dei pallini di un dato triangolo, basta considerare il numero dei pallini del triangolo precedente e aggiungere il numero dei pallini dell'ultima riga.
Quindi:
In generale quindi l'n-esimo numero triangolare si scrive come somma di tutte le righe, cioè 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + ... + n.
È importante soffermarsi con la classe sul concetto che i numeri triangolari sono infiniti, nel senso che non esiste l'ultimo numero triangolare - perché la regola di cui sopra può essere applicata per qualsiasi numero n.
Osservando la successione dei numeri triangolari 1, 3, 6, 10, 15, 21, 28, ... si pongono alla classe le seguenti domande, all'occasione diviendola in piccoli gruppi per far ragionare insieme gli studenti:
La seguente attività prende spunto da un noto e verosimile aneddoto.
Lo scopo dell'attività è scoprire la regola che Gauss ha usato per svolgere i calcoli in maniera così veloce.
Per capire il ragionamento, partiamo da un caso semplice: calcolare la somma dei numeri da 1 a 10.
Scriviamo la somma per esteso e aggiungiamo una seconda riga con gli stessi addendi ma in ordine inverso, come in figura.
Notiamo che i due numeri presenti in ogni colonna hanno per somma 11, perché ogni volta che l'addendo della prima riga aumenta di 1 il corrispondente della seconda riga diminuisce di 1. In tutto le colonne sono 10.
In definitiva, per calcolare la somma di 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9 + 10 + 10 + 9 + 8 + 7 + 6 + 5 + 4 + 3 + 2 + 1, si fa 11 × 10, cioè la somma di ogni colonna per il numero di colonne. Per ottenere la somma cercata inizialmente basta dividire il risultato per 2, perché la somma è stata scritta due volte (una volta in ordine crescente ed un'altra in ordine decrescente). Abbiamo quindi che la somma dei numeri da 1 a 10 è 11 × 10 ÷ 2 = 55.
Il discorso è generalizzabile a qualunque somma di numeri interi consecutivi a partire da 1. Per esempio, per sommare i numeri fino al 20, si fa 21 x 20 ÷ 2 = 210, come mostrato in figura.
Gauss, per svolgere il compito, ha semplicemente calcolato 101 x 100 ÷ 2 = 5050. Notiamo che nella formula compare l'ultimo numero della somma addizionato con 1 (e.g. 101) e il numero di addendi della somma (e.g. 100). Questi due numeri sono sempre consecutivi, perché l'ultimo numero della somma corrisponde esattamente al numero di addendi della somma stessa: abbiamo così la garanzia che uno dei fattori del prodotto sia pari, così che questo diviso per 2 dia un numero intero come risultato.
Fra gli allegati si trova gauss_esercizi.pdf, una proposta per far riscoprire alla classe i concetti appena espressi.
Lo scopo ultimo, raggiungibile anche riprendendo l'attività più volte, è capire che per calcolare la somma dei numeri fino ad un certo numero n (i.e. 1 + 2 + 3 ... + n) basta calcolare n × n+1 e dividere il risultato per 2.
Si pone alla classe la seguente domanda: "che tipo di numero si ottiene se si sommano due numeri triangolari consecutivi qualsiasi?".
Facciamo qualche esempio: 1 + 3 = 4, 3 + 6 = 9, 6 + 10 = 16. Osservando questi ed altri esempi, è probabile che qualche studente intuisca la risposta corretta: tutti i numeri ottenuti sono quadrati. È vero anche il viceversa, ogni quadrato è ottenibile come somma di due numeri triangolari consecutivi.
Una dimostrazione algebrica va rinviata al termine della scuola secondaria di primo grado, mentre una giustificiazione geometrica è interessante anche alla scuola primaria.
Notiamo anzittutto che rappresentare i numeri triangolari con un triangolo equilatero non è l'unica possibilità, un altro modo elegante per farlo è ricorrere a triangoli rettangoli isosceli - come in figura.
La conlcusione segue immediatamente da questa nuova disposizione: accostando opportunamente due triangoli consecutivi come in figura si forma sempre un quadrato.
Nella vita quotidiana possiamo trovare i numeri triangolari disposti proprio in un triangolo. Ad esempio i 10 birilli del bowling, o la posizione iniziale delle 15 palle in alcune specialità del biliardo.
Data Sheet
SPAZI: aula
MATERIALI: schede di lavoro disponibili nella sezione ALLEGATI
Warm App
Prima di svolgere l'attività si può far giocare la classe al minigioco CERCHI e al minigioco CONTEGGIO su www.oiler.education/warmapp con l'ausilio della L.I.M.
Attachments
Goals
TERMINE CLASSE TERZA
Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ...;
eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo;
classificare numeri, figure, oggetti in base ad una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune.
TERMINE CLASSE QUINTA
Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.
I numeri triangolari
Data Sheet
SPAZI: aula
MATERIALI: schede di lavoro disponibili nella sezione ALLEGATI
Warm App
Prima di svolgere l'attività si può far giocare la classe al minigioco CERCHI e al minigioco CONTEGGIO su www.oiler.education/warmapp con l'ausilio della L.I.M.
I numeri triangolari sono, come i numeri quadrati, numeri figurati, cioè che si possono ben rappresentare in forma geometrica.
Più precisamente, se la quantità di alcuni pallini è un numero quadrato - ad esempio 4, 9, 16, ... - allora i pallini possono essere disposti in modo da formare proprio un quadrato, nel senso geometrico.
Analogamente, un numero è triangolare se corrisponde al numero di pallini che si può inserire in un triangolo equilatero.
Per visualizzare meglio questi concetti, si può consegnare alla classe un certo numero di pedine e chiedere di usarle tutte per costruire un quadrato (o analogamente, un triangolo equilatero). In alcuni casi questo sarà possibile, si avrà quindi un numero quadrato di pedine, in altri no, il numero non sarà quindi quadrato.
Scriviamo alcuni numeri triangolari a partire dal più piccolo: 1 (triangolo costituito da un solo punto), 3, 6, 10, 15, 21, 28, 36, 45, 55, 66...
I numeri triangolari offrono un buono spunto per sviluppare l'abitudine ad individuare regolarità in una sequenza di numeri.
Gli esercizi seguenti richiedono un'ampia esplorazione libera da parte della classe, all'occasione divisa in piccoli gruppi, nonché frequenti discussioni collettive sotto la guida dell'insegnante. È efficace che gli studenti ipotizzino e congetturino proprietà, che poi si riveleranno vere o false, con calma e con i tempi che sono necessari. Fornire direttamente alla classe le proprietà qui elencate senza alcuna discussione potrebbe rivelarsi poco fruttoso.
Si consegna alla classe numeri_triangolari.pdf e si chiede, sotto ogni triangolo, di inserire il numero di pallini corrispondente. Nella scheda di lavoro, sono presenti triangoli con molti pallini: questo può costituire uno stimolo a cercare strategie di conteggio alternative e più rapide. Si fa quindi emergere il concetto chiave: per contare il numero dei pallini di un dato triangolo, basta considerare il numero dei pallini del triangolo precedente e aggiungere il numero dei pallini dell'ultima riga.
Quindi:
In generale quindi l'n-esimo numero triangolare si scrive come somma di tutte le righe, cioè 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + ... + n.
È importante soffermarsi con la classe sul concetto che i numeri triangolari sono infiniti, nel senso che non esiste l'ultimo numero triangolare - perché la regola di cui sopra può essere applicata per qualsiasi numero n.
Osservando la successione dei numeri triangolari 1, 3, 6, 10, 15, 21, 28, ... si pongono alla classe le seguenti domande, all'occasione diviendola in piccoli gruppi per far ragionare insieme gli studenti:
La seguente attività prende spunto da un noto e verosimile aneddoto.
Lo scopo dell'attività è scoprire la regola che Gauss ha usato per svolgere i calcoli in maniera così veloce.
Per capire il ragionamento, partiamo da un caso semplice: calcolare la somma dei numeri da 1 a 10.
Scriviamo la somma per esteso e aggiungiamo una seconda riga con gli stessi addendi ma in ordine inverso, come in figura.
Notiamo che i due numeri presenti in ogni colonna hanno per somma 11, perché ogni volta che l'addendo della prima riga aumenta di 1 il corrispondente della seconda riga diminuisce di 1. In tutto le colonne sono 10.
In definitiva, per calcolare la somma di 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9 + 10 + 10 + 9 + 8 + 7 + 6 + 5 + 4 + 3 + 2 + 1, si fa 11 × 10, cioè la somma di ogni colonna per il numero di colonne. Per ottenere la somma cercata inizialmente basta dividire il risultato per 2, perché la somma è stata scritta due volte (una volta in ordine crescente ed un'altra in ordine decrescente). Abbiamo quindi che la somma dei numeri da 1 a 10 è 11 × 10 ÷ 2 = 55.
Il discorso è generalizzabile a qualunque somma di numeri interi consecutivi a partire da 1. Per esempio, per sommare i numeri fino al 20, si fa 21 x 20 ÷ 2 = 210, come mostrato in figura.
Gauss, per svolgere il compito, ha semplicemente calcolato 101 x 100 ÷ 2 = 5050. Notiamo che nella formula compare l'ultimo numero della somma addizionato con 1 (e.g. 101) e il numero di addendi della somma (e.g. 100). Questi due numeri sono sempre consecutivi, perché l'ultimo numero della somma corrisponde esattamente al numero di addendi della somma stessa: abbiamo così la garanzia che uno dei fattori del prodotto sia pari, così che questo diviso per 2 dia un numero intero come risultato.
Fra gli allegati si trova gauss_esercizi.pdf, una proposta per far riscoprire alla classe i concetti appena espressi.
Lo scopo ultimo, raggiungibile anche riprendendo l'attività più volte, è capire che per calcolare la somma dei numeri fino ad un certo numero n (i.e. 1 + 2 + 3 ... + n) basta calcolare n × n+1 e dividere il risultato per 2.
Si pone alla classe la seguente domanda: "che tipo di numero si ottiene se si sommano due numeri triangolari consecutivi qualsiasi?".
Facciamo qualche esempio: 1 + 3 = 4, 3 + 6 = 9, 6 + 10 = 16. Osservando questi ed altri esempi, è probabile che qualche studente intuisca la risposta corretta: tutti i numeri ottenuti sono quadrati. È vero anche il viceversa, ogni quadrato è ottenibile come somma di due numeri triangolari consecutivi.
Una dimostrazione algebrica va rinviata al termine della scuola secondaria di primo grado, mentre una giustificiazione geometrica è interessante anche alla scuola primaria.
Notiamo anzittutto che rappresentare i numeri triangolari con un triangolo equilatero non è l'unica possibilità, un altro modo elegante per farlo è ricorrere a triangoli rettangoli isosceli - come in figura.
La conlcusione segue immediatamente da questa nuova disposizione: accostando opportunamente due triangoli consecutivi come in figura si forma sempre un quadrato.
Nella vita quotidiana possiamo trovare i numeri triangolari disposti proprio in un triangolo. Ad esempio i 10 birilli del bowling, o la posizione iniziale delle 15 palle in alcune specialità del biliardo.
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Goals
TERMINE CLASSE TERZA
Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ...;
eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo;
classificare numeri, figure, oggetti in base ad una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune.
TERMINE CLASSE QUINTA
Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o di figure.